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L’importanza dell’addizionalità per l’impact investing
Investimento ESG

L’importanza dell’addizionalità per l’impact investing

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28 FEB, 2023

Di T.Rowe Price

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AUTORE: Matt Lawton, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV - Global Impact Credit, T. Rowe Price

Tra la gamma di approcci e strategie ESG, l’impact investing pretende di essere il più puro e di perseguire gli obiettivi più ambiziosi, come si evince dal suo duplice mandato: un impatto ambientale e sociale positivo e misurabile accanto a un rendimento finanziario. A nostro avviso, tale approccio richiede un impegno all’addizionalità.

Cos’è l’addizionalità?

Nella sua accezione standard, l’addizionalità si riferisce a un impatto o a un risultato positivo che non si sarebbe altrimenti verificato senza risorse o investimenti di capitale aggiuntivi. Ad esempio, le unità abitative sociali che non sarebbero state costruite o le riduzioni delle emissioni di gas serra non realizzate.

Nell’ambito del credit impact investing, le obbligazioni con etichetta ESG spesso specificano l’uso dei proventi all’inizio, con il capitale raccolto destinato a un particolare scopo ambientale o sociale.

L’impact investing si caratterizza per la sua natura continua ed evolutiva, e dovrebbe andare oltre il risultato misurato dell’investimento di capitale e della successiva rilevazione degli aspetti economici e delle attività. Ciò significa fare engagement e lavorare con le aziende per aiutarle a guidare, rafforzare o accelerare i loro progressi o il loro percorso di impatto, cercando di ottenere i migliori risultati possibili.

Può essere particolarmente utile fornire indicazioni o punti di vista su quadri regolatori e standard per gli impact o labelled bond, su indicatori chiave di performance (KPI) o spingere per un’accelerazione verso un indicatore o un obiettivo esistente. In questo modo si possono ottenere migliori risultati in termini di impatto da parte di un singolo emittente, migliorando al contempo gli standard e le pratiche collettive a livello di mercato.

Un ottimo esempio in tal senso riguarda Banco Santander Chile, che di recente si è rivolto a noi per avere un parere su un framework per l’emissione di un social bond. L’obiettivo della vendita del bond sarebbe stato quello di raccogliere fondi per consentire una maggiore equità sociale in Cile finanziando mutui per abitazioni a prezzi accessibili, promuovendo così l’inclusione finanziaria attraverso l’accesso delle famiglie al credito a un tasso di interesse agevolato.

Quando abbiamo fornito la nostra opinione sulle best practice, abbiamo evidenziato la possibilità di migliorare il periodo di rimborso del rifinanziamento, le informazioni sulla rendicontazione dell’impatto e le opinioni sulle future emissioni di social bond. In termini di raccomandazioni sulla disclosure, abbiamo suggerito che la rendicontazione includesse le metriche di base dell’impatto sociale relative agli alloggi a prezzi accessibili, secondo la definizione dell’International Capital Markets Association, nonché ulteriori dettagli sulle metriche di impatto relative alla popolazione target dei mutui.

Perché è importante l’addizionalità?

Come dimostra l’esempio di Banco Santander Chile, l’addizionalità che ci auguriamo di ottenere consiste nel dare forma al framework dei social bond dell’azienda, che a sua volta contribuirà a promuovere la mobilità sociale, a ridurre la povertà e ad aumentare l’inclusione finanziaria.

Se un engagement porta a un miglioramento del comportamento e a una rafforzata o maggiore ambizione da parte di un’azienda, questo dovrebbe avere effetti positivi a catena, come la definizione di standard per il settore e per gli altri investitori. In questo caso, le reti globali di investitori ESG e d’impatto sono utili.

Come si incorpora l’addizionalità nell’impact investing obbligazionario?

L’impact investing obbligazionario offre due canali per l’addizionalità(1) il capitale, potenzialmente a un costo relativo inferiore per l’emittente, e (2) l’engagement diretto con gli emittenti.

Raccolta di capitale

L’addizionalità attraverso il canale del capitale rimane fondamentale. Le Nazioni Unite stimano che per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile entro il 2030 siano necessari circa 5-7 mila miliardi di dollari l’anno. Stiamo assistendo a sviluppi interessanti nel settore dei labeled e use-of-proceeds bond.

Un esempio recente è rappresentato da un bond emesso dalla Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo: un Wildlife Conservation Bond, noto anche come “Rhino Bond”, che sostiene gli sforzi di tutela del rinoceronte nero, gravemente minacciato, in Sudafrica.

Engagement

Il fatto che gli investitori obbligazionari siano una fonte vitale di capitale spiana la strada all’engagement con le aziende, che è l’ambito in cui probabilmente si ottiene maggiore addizionalità. Finora abbiamo riscontrato che l’addizionalità che possiamo contribuire a generare attraverso l’engagement spesso si riferisce a una migliore disclosure o a framework di labeled bond più solidi.

Conclusioni: l’addizionalità è parte integrante dell’impatto

Il Public Impact Investing richiede un approccio particolarmente attivo e inclusivo, che va ben oltre lo screening negativo o l’integrazione dei fattori ESG nelle decisioni di investimento: ogni singolo investimento in portfolio deve contribuire a generare un risultato ambientale o sociale concreto e positivo. L’addizionalità è un ingranaggio cruciale.

L’impact investing, supportato da azioni che riguardano l’addizionalità, diventerà sempre più fruttuoso nel tempo, man mano che si svilupperà l’esperienza e che le aziende cercheranno sempre più di generare un impatto positivo e di misurare la loro performance in base a indicatori sociali e ambientali distinti.

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