Laura Tardino si è laureata in “Economic and Social Disciplines” presso l’Università Bocconi. Dopo alcune esperienze in Università e all’OCSE, ha iniziato a lavorare nel settore finanziario, dapprima nel Gruppo Intesa e, a partire dal 2000, nella società di gestione di BNL – successivamente incorporata dal Gruppo BNP – in cui è rimasta per quindici anni.
Dopo aver lavorato come manager nel mercato azionario, prima solo americano poi globale, e aver curato la gestione dei fondi alternativi, ha assunto il ruolo di Marketing Strategist a supporto del network commerciale della banca e dei clienti istituzionali del gruppo francese in Italia. Si è unita ad abrdn a inizio 2015, dove ricopre il ruolo di Head of Institutional Sales. E oggi, è la nostra Sales Manager del Mese.
Quando e perché ha iniziato la tua carriera nel settore finanziario?
Iniziai nel 1998, il giorno del mio compleanno. Allora non ne fui particolarmente felice ma con il senno del poi, direi fu un bel regalo sotto vari punti di vista. Ci arrivai quasi per caso perché ho studiato Discipline Economiche e Sociali. Non avevo idea di cosa fosse il risparmio gestito ma imparai velocemente attratta dalla sua dinamicità. Presto capii che per spingere sull’acceleratore del risparmio gestito bisognava diventare gestore o sales. E così feci, prima l’uno e poi l’altro.
Come si svolge un giorno quotidiano di lavoro per te? Come organizzi il tuo tempo?
Le mie giornate non sono mai uguali l’una con l’altra. Mentre bevo un caffè e un estratto di mela, carota e zenzero leggo le notizie uscite nella notte. Poi via verso l’ufficio o in trasferta a incontrare colleghi e clienti. Leggo e scrivo molto. Aiuto i clienti a districarsi tra i fondi della vasta gamma di abrdn, casa di gestione importante perché gestisce circa 500 mld di dollari. Propongo sempre loro un incontro con il gestore per approfondire prima di sottoscrivere un euro di qualunque cosa. Segue un follow up con mail, presentazioni, fact sheet e agli atti interni rimane una “meeting note” per tenere traccia degli incontri. La collaborazione con i colleghi è fondamentale.
Come possono gli investitori proteggersi dall’inflazione?
L’inflazione è salita a partire dal 2021. Quello che è stato sbagliato è stato il timing con cui si è preso atto che non fosse per nulla transitoria. Il rialzo veloce dei tassi nel 2022 per correre ai ripari ha fatto crollare i mercati azionari e obbligazionari. Oggi abbiamo rendimenti nominali interessanti su molti segmenti dell’obbligazionario e con un’inflazione in calo anche quelli reali lo saranno presto. Già oggi quindi si possono fare buoni investimenti ed evitare di lasciare i soldi sul conto corrente esposti all’effetto erosivo dell’inflazione.
Mi immagino sempre più giovani e donne avvicinarsi alla finanza. E mi immagino una richiesta maggiore di prodotti attenti al cambiamento climatico, alla governance, alle questioni sociali. I prodotti finanziari potrebbero trasformarsi in NFT
Laura Tardino, Head of Institutional Sales, abrnd
Quanto è importante la liquidità nello scenario attuale?
La liquidità oggi è un nemico perché non protegge dall’inflazione ma può divenire un alleato quando i mercati correggono in risposta a nuovi misure restrittive da parte delle Banche Centrali o al timore di un rallentamento economico. In questi casi credo che avere della liquidità e nervi saldi permetta agli investitori di cogliere ottime opportunità soprattutto se adottano un orizzonte temporale medio-lungo. In finanza paga essere contrarian e diversificati, ossia comprare quando il prezzo di un’attività scende, e comprare più attività con rischi diversi perché il loro prezzo non scenda simultaneamente.
Quali sono i fondi abrdn che si adattano meglio all’attuale contesto di mercato?
Lo scenario (rallentamento di inflazione e di crescita) impone cautela. Preferiamo le obbligazioni, unica eccezione le azioni asiatiche che vengono da due anni di passione per colpa della Cina che tra regolamentazione e covid ha sofferto molto ed oggi è estremamente cheap. Nei due spazi abbiamo alcuni dei nostri fondi più consistenti: Asia Pacific Sustainable Euqity, China A share sustainable equity, Select Eur High Yield. Sono questi i prodotti che suggeriamo in questo momento, prima di tutto perché è un buon momento per entrare a prezzi bassi, e in secondo luogo permettono un investimento diversificato, di qualità e sostenibile.
Quali saranno i prossimi elementi dirompenti nel settore della gestione patrimoniale?
Mi immagino sempre più giovani e donne avvicinarsi alla finanza. E mi immagino una richiesta maggiore di prodotti attenti al cambiamento climatico, alla governance, alle questioni sociali. I prodotti finanziari potrebbero trasformarsi in NFT rivoluzionando l’intera filiera dell’industria del risparmio gestito. Forse sto sognando, ma non mi stupirebbe.
C’è qualche tema su cui gli investitori dovrebbero concentrarsi nel lungo periodo?
L’Asia e soprattutto l’India e la Cina. Il 49% del pil mondiale arriva da questi paesi, la classe media asiatica nel 2030 sarà il 65% della classe media mondiale con l’88% dei nuovi miliardari provenienti da quella regione. La Cina ha da poco ribadito il suo impegno a divenire un green leader e questo porterà a investimenti digitali e in nuove infrastrutture a beneficio della crescita.
Quando hai del tempo libero, cosa ti piace fare?
Tante cose, troppe, e il tempo non basta mai. Sport, leggo tantissimo e mi piace scrivere libri. Il mio primo libro si intitola Piccole Donne Investono e racchiude quello che ho imparato in questi 25 anni mettendolo a disposizione di tutte quelle ragazze che faranno una carriera diversa dalla mia, ma che mi auguro sceglieranno come me di lavorare e di investire i propri risparmi. Mi ha ispirato Louisa May Alcott sostenitrice ante litteram della diversity, in cui credo molto.
