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Non aumentare il rischio in un contesto macroeconomico incerto 
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Non aumentare il rischio in un contesto macroeconomico incerto 

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13 MAR, 2023

Di Amundi

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AUTORE: Francesco Sandrini, Head of Multi-Asset  Strategies 

Il rallentamento dell’inflazione, unitamente all’atteggiamento meno restrittivo delle banche centrali, sta erroneamente inducendo i mercati a credere che ben presto si riuscirà a riportare sotto controllo i prezzi in aumento. Al contempo, le condizioni finanziarie e le condizioni di prestito per i consumatori e le imprese nell’economia reale si stanno inasprendo, con possibili conseguenze sui consumi.

Ciò potrebbe determinare un ulteriore peggioramento della dinamica degli utili in un contesto di valutazioni costose. Manteniamo un atteggiamento difensivo, ma cogliamo le opportunità offerte dai derivati per cercare di beneficiare dei rialzi potenziali senza incrementare il rischio. Gli investitori dovrebbero quindi aumentare le coperture e la diversificazione attraverso le valute, le materie prime e l’oro. 

Idee ad alta convinzione

Siamo prudenti sulle azioni dei paesi sviluppati (Stati Uniti, zona Euro, Giappone). Notiamo inoltre che l’evoluzione della volatilità potrebbe offrire nuovi spunti e consentire agli investitori di beneficiare dei movimenti tattici del mercato. Inoltre continuiamo, in termini di valore relativo, a individuare opportunità che ci spingono a privilegiare le società statunitensi a bassa capitalizzazione rispetto a quelle ad alta capitalizzazione, più costose, ma stiamo valutando in che modo il rallentamento dei rialzi dei tassi potrebbe modificare questa view. Riguardo alle azioni dei paesi emergenti, manteniamo la nostra opinione positiva sulla Cina alla luce del miglioramento dell’outlook sulla crescita e delle valutazioni relative a buon mercato. In tema di flussi e di posizionamento degli investitori, la Cina gode ancora di margini per recuperare flussi di capitale visti gli ingenti deflussi dello scorso anno. 

L'obbligazionario

Riguardo all’obbligazionario, manteniamo una view positiva sulla duration statunitense alla luce del rallentamento del ritmo dei rialzi dei tassi da parte della Fed e delle prospettive di una debole crescita, ma siamo attivi e stiamo monitorando l’andamento dell’occupazione, in particolare la creazione dei posti di lavoro e la narrazione secondo cui la Fed potrebbe mantenere i tassi di interessi più alti e più a lungo.

Per il resto siamo alla ricerca di opportunità in tutto il mondo. Ad esempio, in Giappone manteniamo un orientamento prudente sui titoli di Stato, mentre in Canada monitoriamo l’andamento del segmento della curva 2-10 anni, che potrebbe irripidirsi. In Europa siamo positivi sul differenziale di interesse tra i BTP decennali e i Bund decennali tedeschi, che hanno resistito bene al repricing dei tassi terminali sulla scia delle view più restrittive espresse dalla BCE. La riapertura economica della Cina e il calo dei prezzi dell’energia dovrebbero aiutare l’economia italiana, supportando le finanze pubbliche e i BTP.

Riguardo al credito societario, rimaniamo prudenti sulle obbligazioni societarie High Yield nell’Unione europea perché a nostro giudizio il rally si è spinto troppo oltre e non è in linea con il nostro scenario sul rischio. Inoltre, l’ampia offerta, seppur accolta molto favorevolmente dal mercato, deve essere ancora metabolizzata e stiamo già assistendo a prese di profitto in alcuni segmenti. In prospettiva, prevediamo che i flussi del credito saranno meno favorevoli agli spread. 

Il pilastro delle valute ci consente di implementare le nostre opinioni tattiche e a lungo termine

I prezzi più bassi dell’energia attenueranno gli effetti della crisi generata dal carovita in Europa, sostenendo la crescita sul breve termine. Ciò ci induce ad avere una view positiva sull’euro rispetto alla sterlina. Privilegiamo inoltre lo yen rispetto all’euro perché la valuta nipponica potrebbe beneficiare della crescita mondiale ancora debole. Siamo inoltre costruttivi su corona norvegese/dollaro canadese per motivi di valutazione. Riguardo ai paesi emergenti, siamo ora costruttivi su rand sudafricano/dollaro statunitense. Il rand presenta un profilo rischio/rendimento interessante e riteniamo che la sua valutazione sconti in modo eccessivo l’incertezza politica. 

Rischi e coperture

La diversificazione e la protezione del portafoglio rimangono due delle nostre priorità e per centrare questi obiettivi continuiamo a utilizzare le materie prime (petrolio, oro) e i derivati finanziari.

Siamo convinti il petrolio potrebbe beneficiare degli squilibri strutturali, della riapertura della Cina e dei rischi geopolitici (le tensioni in Iran rappresentano un rischio importante). Siamo inoltre dell’idea che gli investitori dovrebbero mantenere delle coperture sulle obbligazioni societarie High Yield e rafforzare la protezione sulle azioni statunitensi. 

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