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Intelligenza Artificiale, come individuare i veri vincitori di questo segmento
Investimento in Tecnologia

Intelligenza Artificiale, come individuare i veri vincitori di questo segmento

Ecco una panoramica degli attori più coinvolti nell’IA generativa, a cura di ODDO BHF AM, per individuare i possibili vincitori.
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AUTORE: Brice Prunas, gestore Global Thematic Equity, ODDO BHF AM

Stiamo assistendo al rapido emergere di un enorme mercato per la generazione di contenuti da parte dell'intelligenza artificiale, nota come "IA generativa". Questa dinamica si basa su due osservazioni.

Innanzitutto, mai nella storia un'applicazione informatica è cresciuta così velocemente come ChatGPT, a riprova degli sforzi simultanei (e spesso in competizione) di molti attori per posizionarsi e conquistare ampie quote di mercato. Inoltre, l'attuale esistenza di un ecosistema e di un'infrastruttura facilita la rapida diffusione di nuovi usi e di iniziative innovative basate sull'IA generativa. È quindi possibile prevedere un'automazione potenzialmente considerevole di molte mansioni svolte oggi dai "colletti bianchi". Innumerevoli società, in tutto il mondo, percorreranno questa strada e integreranno l'IA generativa. Si tratta infatti di una questione di dovere fiduciario (dovranno servire i propri clienti con la maggiore efficienza che l'IA comporta), di responsabilità sociale (maggiore efficienza significa minore consumo di risorse) e, naturalmente, di sopravvivenza (per non essere superati da concorrenti più rapidi nell'integrare l'IA).

Ecco quindi una panoramica degli attori più coinvolti nell'IA generativa, per individuare i possibili vincitori.

Prima i fornitori di pale e picconi

“Durante la corsa all'oro, non furono i cercatori d'oro ad arricchirsi, ma i venditori di pale e picconi".

Questa citazione ci è servita da bussola diverse volte nella storia recente della disruption tecnologica. Questa volta, però, potrebbe diventare un principio basilare. L'IA generativa e i modelli linguistici su cui si basa richiedono investimenti importanti. È quindi essenziale comprendere i segmenti infrastrutturali chiave su cui l'IA generativa sarà ancorata, al fine di identificare i rispettivi "fornitori di pale e picconi" che beneficeranno di questa nuova tecnologia:

  • Cloud Computing 2.0: L'infrastruttura globale di reti e server informatici remoti, comunemente chiamata "cloud computing", non ha aspettato che ChatGPT registrasse una crescita forte, costante e ininterrotta. Non ve ne era bisogno, perché la migrazione dei sistemi IT aziendali verso il cloud pubblico, unita alla crescente necessità di infrastrutture per gestire l'esplosione dei dati generati dal traffico Internet, erano già potenti driver di sviluppo. Siamo però convinti che l'emergere di strumenti di IA generativa (e dei modelli linguistici che ne sono alla base, ciascuno con centinaia di miliardi di parametri) stia cambiando le carte in tavola. Rappresenta un ulteriore guadagno, ma su scala completamente diversa, per i fornitori di cloud pubblico. Ciò riguarda principalmente i tre operatori che dominano questo mercato a livello mondiale: Amazon Web ServicesMicrosoft Azure e Google Cloud. Questa improvvisa accelerazione delle esigenze e dei servizi sta aprendo la strada alla fase 2.0 del cloud computing.
  • Chip per l'intelligenza artificiale: Nvidia è un attore ultra-dominante. Il produttore americano di processori grafici ad alte prestazioni appare oggi come il grande vincitore dell'IA generativa. Il recente aumento del prezzo delle sue azioni lo dimostra. Questa posizione si basa sull'impareggiabile potenza di calcolo dei chip di Nvidia, dovuta alle loro caratteristiche tecniche uniche (in particolare la loro "parallelizzazione"), ma anche sull'esclusivo ecosistema hardware e software fornito da Nvidia ai suoi clienti. Questi chip e questo ecosistema sono di fatto uno standard per l'IA. Di conseguenza, Nvidia, i cui chip forniscono l'80% della potenza richiesta dall'IA generativa, è attualmente l'unico produttore in grado di soddisfare la richiesta del mercato. E la domanda sta ancora crescendo strutturalmente. A dimostrazione di ciò:
  • I modelli linguistici come ChatGPT richiedono già una potenza di calcolo fenomenale per essere sviluppati, ma come gli atleti di alto livello devono essere allenati, cioè alimentati e testati con miliardi di esempi e situazioni. E la potenza di calcolo necessaria cresce esponenzialmente con ogni nuova generazione di modelli linguistici;
  • Un'interrogazione su ChatGPT (una "inferenza") richiede una potenza di calcolo circa quattro volte superiore a quella di una ricerca su Internet tramite Google.

Ricordiamo che nel 1971 il fondatore di Intel aveva previsto che la potenza dei microprocessori sarebbe raddoppiata ogni due anni. Cinquant'anni dopo, questa "legge di Moore" è ancora valida! La crescente necessità di capacità di calcolo nell'IA è come una nuova versione di questa famosa legge, che per il momento va a vantaggio soprattutto di Nvidia.

Vi sono comunque anche altri produttori di semiconduttori interessati da questa forte crescita della capacità di calcolo:

  • Marvell e AMD: per la loro presenza nel segmento dei chip per data center
  • Marvell (di nuovo) e Broadcom: per la loro leadership negli ASIC (circuiti integrati dedicati ad applicazioni specifiche), come la Tpu di Google (co-progettata da Google e Broadcom).
  • Tra gli attori della catena del valore dei chip di calcolo, citiamo a valle la taiwanese Tsmc (per le proprie capacità produttive di alto livello) e a monte i produttori di memorie Samsung ElectronicsSK Hynix o Micron (le cui memorie Dram ad alta larghezza di banda sono sottocomponenti dei chip più elaborati di Nvidia). Va infine ricordato che un server di intelligenza artificiale richiede una memoria Dram da due a tre volte superiore a quella di un server tradizionale.
  • Apparecchiature di rete ad alte prestazioni: necessarie per la diffusione dell'intelligenza artificiale generativa, riguardano i router o i componenti ottici. Società come AristaCisco o Juniper (per le apparecchiature di rete), ma anche Coherent o Lumentum (per la parte ottica) sembrano ben posizionate.

Microsoft, una prospettiva credibile di vedere l'intelligenza artificiale in gran parte dell'offerta software

Oltre a un miliardo di dollari al lancio, Microsoft reinvestirà 10 miliardi di dollari in Open AI (la società che ha fondato ChatGPT) nelle prossime settimane. In questo modo, Microsoft ha decisamente preso il comando e dovrebbe essere in grado di mettere in atto la seguente strategia:

  • Integrare ChatGPT nel proprio motore di ricerca Bing: l'obiettivo è ottenere parte dei profitti di cui oggi beneficia Google, considerando che ogni punto percentuale di quota di mercato sottratto a Google, per Microsoft ci sono 2 miliardi di entrate pubblicitarie addizionali. Google beneficia della propria quota di mercato quasi monopolistica nel settore della ricerca su Internet e quindi ultra-profittevole. I guadagni immediati di Microsoft dovrebbero, a nostro avviso, rimanere moderati (a causa dei costi di formazione e inferenza dell'IA generativa), ma potrebbero portare a una certa pressione sul margine lordo di Google in questa attività.
  • Implementare moduli di intelligenza artificiale in gran parte della sua offerta per le imprese: la nozione di "co-pilota", propria dell'IA generativa, potrebbe arricchire intere aree dell'offerta Microsoft (videoconferenze Teams di tipo "Premium", suite di Office potenziate dall'IA, ecc.) Questo potrebbe estendersi anche allo strumento "Github co-pilot", attualmente destinato agli sviluppatori IT.
  • Favorire la crescita di Azure, la propria divisione di cloud pubblico: già la più potente sul mercato in termini di capacità di calcolo, Azure potrebbe beneficiare dei volumi elaborati da ChatGPT, per non parlare di quelli di altre piattaforme di IA generativa che arriveranno presto (ad esempio piattaforme verticalizzate per settore o, al contrario, generaliste).
  • Monetizzare la propria partecipazione in Open AI: dato che questa società non ha ancora visto la fine della propria rivalutazione, il potenziale guadagno per Microsoft potrebbe rivelarsi colossale.
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