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Ofi Invest: Mercati Emergenti, da croce a delizia
Investimento nei mercati Emergenti

Ofi Invest: Mercati Emergenti, da croce a delizia

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8 SET, 2023

Di SYNCICAP

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AUTORE: Jean-Marie Mercadal, Chief Executive Officer SYNCICAP ASSET MANAGEMENT

Le azioni dei mercati emergenti si riferiscono a quelle imprese attive in aree in cui l’economia, partendo da una condizione di maggiore arretratezza rispetto alle nazioni sviluppate, sta crescendo molto rapidamente. Ciò significa che rispetto alla controparte sono più rischiose, ma hanno anche un maggiore potenziale di rendita che solitamente viene scontato dal mercato.

Diciamo “solitamente”, perché non sempre è così. Questi mercati possono sembrare distanti, in tutti i sensi, da quelli sviluppati, ma in un’economia globalizzata come quella odierna, il loro sviluppo può portare benefici anche alle grandi imprese statunitensi, europee e giapponesi, come dimostra il fatto che, da quando è stato creato l’indice di riferimento, questo ha vissuto due grandi cicli che sono durati all’incirca 10 anni.

L’indice di cui si sta parlando è il MSCI Emerging Markets ed è stato sviluppato nel gennaio del 2001 come inclusione di 1422 azioni emesse da aziende distribuite su 24 paesi, i più importanti dei quali sono Cina, India, Taiwan e Corea. Il market cap totale ammonta a 7075 miliardi di dollari; per fare un paragone, il CAC 40 arriva “soltanto” a 2300 miliardi.

Dopo questa introduzione, è bene dare maggior peso alla situazione attuale delle azioni dei mercati mergenti, le quali, dopo circa un decennio di prestazioni al di sotto delle aspettative (hanno reso solamente l’1% dal 2011), vengono viste abbastanza negativamente dagli investitori. Tuttavia, spesso si tende a dimenticare che questo periodo è arrivato dopo gli anni 2000, durante i quali queste azioni hanno registrato, tra il 2001 e il 2010, una sovraperformance del 16%, guidata principalmente dall’entrata della Cina nell’Organizzazione Mondiale del Commercio, da un forte rialzo delle commodity e da una certa debolezza intrinseca del dollaro. Dal 2011, però, il trend si è invertito, con le azioni “occidentali”, e soprattutto quelle USA, che hanno iniziato a sovraperformare grazie al boom delle grandi imprese tech e informatiche. La conseguenza di questo ciclo è stata un monopolio della top 10 delle maggiori imprese al mondo per capitalizzazione, 9 delle quali sono statunitensi e 8 sono attive nei settori appena menzionati.

A quanto visto finora, bisogna aggiungere il rallentamento generale del mercato e il crollo dei titoli azionari cinesi del tech rispetto alla controparte, affossati anche da scelte normative che hanno portato i player di mercato a temere per uno smembramento dei grandi colossi che li hanno emessi. Inoltre, è importante ricordare le sanzioni imposte dagli USA, le scarse performance registrate dal settore commodity e l’apprezzamento del dollaro rispetto ad altre valute come euro, sterlina, yen o quelle degli stessi mercati emergenti; tutti trend opposti a quelli che hanno dato vita all’ultimo grand ciclo al rialzo.

Per tutte queste ragioni, noi di Ofi Invest AM riteniamo che l’equity degli EM stia scambiando al di sotto del suo fair value, soprattutto nel segmento cinese. Questo non deve essere inteso come il segnale che indica il momento giusto per comprare, ma è bene considerare come da una condizione simile si possa comunque ottenere una certa protezione contro i ribassi. Inoltre, questa asset class ha tutte le carte in regola per ottenere buone performance nei prossimi anni, dato che le commodity, e soprattutto i metalli, dovrebbero trarre beneficio dalla decarbonizzazione e dal passaggio a un’economia a zero emissioni nette. In conclusione, questo comparto è generalmente appetibile, non solo per le valutazioni basse in termini sia assoluti, sia relativi, ma anche per la capacità di queste azioni di accrescere lo Sharpe ratio di un portafoglio di investimento. Riteniamo che, in una prospettiva di medio termine, sia giusto il momento opportuno per allocare il 10% del budget destinato al comparto azionario in una soluzione internazionale.

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