29 GEN, 2024
Di Nuveen
AUTORE: Saira Malik, CIO di Nuveen
Sulla scia di un forte rally del mercato azionario globale negli ultimi due mesi del 2023, la stagione delle trimestrali del quarto trimestre per le società dell'indice S&P500 potrebbe essere determinante per stabilire se i prossimi movimenti delle azioni statunitensi saranno al rialzo o al ribasso. Anche se la stagione dei bilanci è appena iniziata, è possibile vi sia una contrazione degli utili, visti i risultati positivi del trimestre precedente (il primo periodo di crescita positiva dal terzo trimestre del 2022). Secondo FactSet, al 19 gennaio, la crescita degli utili misti (una combinazione di utili dichiarati e stimati) per il quarto trimestre dovrebbe essere leggermente negativa (-1,7%). Detto questo, è troppo presto per trarre conclusioni definitive, dato che solo il 10% delle società dell'indice ha comunicato i dati, un campione di dimensioni ridotte che rappresenta una fascia ristretta di settori.
Su base annua, il consenso di FactSet sulle stime di crescita degli utili per il 2024 sembra ambizioso, pari a +12,2%, in presenza di quelli che a nostro avviso sono diversi rischi negativi, tra cui l'elevato costo del lavoro, la diminuzione del potere di determinazione dei prezzi dovuta alla disinflazione, le crescenti incrinature nella capacità di resistenza dei consumatori e un periodo prolungato di tassi d'interesse più elevati. E con l'attività economica statunitense che dovrebbe rallentare, il taglio dei costi potrebbe essere lo strumento principale utilizzato dalle aziende per proteggere o espandere i margini nel 2024.
Tra i segnali economici che fanno suonare un campanello d’allarme ci sono l'aumento del ricorso al credito e del suo costo, accompagnato da tassi di insolvenza in crescita. Inoltre, anche se non è finita sotto i riflettori, l'attività manifatturiera statunitense si trova in una delle peggiori recessioni degli ultimi decenni:
L'indice della Fed di Filadelfia, che misura le condizioni del settore manifatturiero nel terzo distretto della Federal Reserve, si aggiunge all'Empire State. A gennaio, il "Philly Fed" ha registrato una contrazione per il quinto mese consecutivo e per il 18° degli ultimi 20. Sebbene queste previsioni per gli utili societari e per il settore manifatturiero dell'economia possano essere in parte o in gran parte nebulose, esse offrono chiarezza in termini di implicazioni per i portafogli degli investitori, in particolare per le allocazioni azionarie.
Dopo il forte rally del mercato azionario dello scorso trimestre, la maggior parte dei settori è ora scambiata su valutazioni superiori rispetto alle medie storiche. L'indice S&P500 ha chiuso il trimestre con un rapporto prezzo-utili (P/E) di 19,7 volte, del 20% superiore rispetto alla media dal 2010. L'inizio della stagione delle trimestrali mette sotto osservazione queste valutazioni elevate.
Tra i settori, quello sanitario presenta caratteristiche difensive che riteniamo interessanti nell'attuale contesto economico. Ma la chiave è la selezione dei titoli sulla base dei fondamentali: se il 2024 sarà un anno elettorale tipico come quelli passati, prevediamo vi sarà una maggiore volatilità e, nell'ambito del settore healthcare, i prodotti farmaceutici sono particolarmente vulnerabili ai rendimenti negativi. Privilegiamo quindi i distributori di servizi sanitari e di assistenza sanitaria gestita (managed care).
Il settore IT ha continuato ad apparire sui titoli dei giornali e ad attirare l'attenzione degli investitori. Anche se nel 2023 ha vissuto un anno di grande successo, i risultati sono stati dominati dai guadagni eccessivi di un ristretto gruppo di società a grande capitalizzazione. In genere preferiamo i settori tecnologici meno ciclici e meno incentrati sui consumatori, come i produttori di software. Le società di software hanno spesso modelli di business resistenti e una domanda anelastica per i loro prodotti e servizi, con flussi di cassa trainati dai clienti corporate, una fonte di ricavi ricorrenti più consistente rispetto ai consumatori. Infine, le aziende di software tendono a essere più adattabili ai cambiamenti del contesto economico, con la possibilità di tagliare i costi senza ridurre l'attività.