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Le soluzioni sul private debt sono ancora interessanti
Prospettive di mercato

Le soluzioni sul private debt sono ancora interessanti

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AUTORE: Markus Geiger, Responsabile Private Debt di ODDO BHF Asset Management

Malgrado un contesto complesso, con il conflitto in Ucraina, la crisi energetica, l’inflazione e le conseguenti politiche monetarie, per gli investitori istituzionali vi sono ancora opportunità d’investimento interessanti nel private debt. Oggi più che mai, però, gli investitori devono analizzare attentamente i profili di rischio/rendimento dei gestori.

La svolta strutturale verso il credito privato resta intatta

Riteniamo che il passaggio verso i canali di finanziamento non bancario debba continuare. In Germania, il private debt si è sviluppato solamente a partire dal 2016 e perciò la si può un’asset class relativamente giovane e con prospettive di crescita. Non solo, ma requisiti più stringenti sul capitale bancario hanno costretto le banche tedesche a concentrarsi su grandi nomi industriali o su scadenze più brevi. Gli istituti di credito sono però ancora attivi nel finanziamento di fusioni e acquisizioni, seppur in modo più selettivo.

Fare squadra con le banche

Spesso lavoriamo con le banche al capitale circolante e alla distribuzione delle tranche. Il finanziamento di operazioni di private equity, in particolare, si è notevolmente sviluppato, fornendo uno stimolo anche ai fondi di private debt. Questo perché le società o gli sponsor possono ricevere finanziamenti tramite debito privato senza eccessiva burocrazia e disporne in modo flessibile e spesso per operazioni complesse.

Tassi d’interesse variabili

Gli investitori istituzionali possono ancora ottenere rendimenti potenzialmente molto interessanti investendo in private debt, senza doversi preoccupare eccessivamente del rischio di tasso. Questo perché i prestiti di debito privato in genere sono offerti a tassi variabili con spread di 400-450 punti base sopra l’Euribor (per i prestiti senior con rating BB+).

Anche al netto delle fee, al momento il rendimento totale supera il 6,5%, con il finanziamento uni-tranche che a volte supera il 9%. Come consuetudine nel mondo degli investimenti, non si forniscono garanzie che siano raggiunti questi obiettivi di performance. Esiste inoltre il rischio di perdita del capitale e di illiquidità. Un altro aspetto che attira molti investitori verso il debito privato è l’elevato contributo alla diversificazione del portafoglio e per alcuni questo è l’elemento più convincente.

Precedenza alla qualità

Al momento, anche se sul mercato non vi sono molte opportunità d'investimento in private debt, analizzano in profondità solo circa un’opportunità su dieci perché la priorità assoluta è evitare i rischi di default. Il nostro obiettivo è investire in opportunità difensive ed essere posizionati in modo solido anche in caso di recessione, quindi gli emittenti devono soddisfare i elevati standard di trasparenza e professionalità. Guardando ai settori, ci concentriamo su salute/farmaceutici, tecnologia/IT, servizi alle aziende e istruzione.

Un approccio ESG completo

Includiamo criteri ESG nella selezione dei nostri investimenti fin dalle prime fasi. Da qualche anno a questa parte abbiamo sviluppato appositamente un approccio costante alla valutazione e al monitoraggio di criteri ambientali, sociali e di governance per la nostra piattaforma di private debt.

L'approccio è caratterizzato dall’esclusione di alcune società che adottano pratiche ambientali nocive e dalle verifiche che effettuiamo sui criteri ESG. Occorre inoltre sottolineare che anche chi emette debito (lender) sta iniziando a fare la propria parte, impegnandosi ufficialmente sui criteri ESG nella documentazione del credito e offrendo margin grid a fronte dei risultati raggiunti in termini di sostenibilità.

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