1 AGO, 2023
Benché il 2022 sia stato difficile per i mercati azionari, i titoli growth hanno messo a segno un rimbalzo nella prima metà del 2023, grazie a utili societari resilienti, moderazione dell’inflazione e forte domanda al consumo. I titoli growth tendono di norma a subire pressioni ribassiste in un contesto inflazionistico, soprattutto quando il ritmo dei rialzi dei tassi d’interesse è elevato, ed è questo l’elemento a cui va principalmente imputata la debole performance azionaria nel 2022. Tuttavia, il calo dell’inflazione, i segnali di rallentamento della crescita economica e la prospettiva di pausa nel ciclo di rialzi della Fed hanno alimentato una nuova rotazione verso i titoli growth che presentano utili solidi e crescita duratura del fatturato.
Le aziende tecnologiche hanno tratto notevoli benefici dalla pandemia di COVID-19 grazie alla domanda significativa derivante dalle politiche di smart working. Dopo le spese consistenti registrate durante la pandemia, il settore ha cominciato a indebolirsi alla fine del 2022. Questo trend è proseguito all’inizio del 2023 in quanto le aziende tecnologiche hanno ridotto la spese in previsione di una contrazione economica. Nel breve termine è consigliabile una certa prudenza nei confronti di tale settore in considerazione della perdurante volatilità e del suo consolidamento. Tuttavia, individuiamo opportunità in chiave selettiva sulla base della forza sottostante di lungo termine dei business model e dei trend di fatturati solidi.
Le valutazioni azionarie hanno subito un reset marcato lo scorso anno, ma il riassetto ha creato un quadro favorevole per i titoli growth, che dovrebbero rivelarsi più adatti a sovraperfomare man mano che la crescita economica decelera. Benché le società growth abbiano iniziato l’anno con valutazioni neutrali e prospettive di utili più visibili, è possibile che lo scenario di mercato rimanga difficile nel secondo semestre del 2023 a causa della perdurante incertezza geopolitica, dell’inasprimento dei criteri di concessione del credito e delle ripercussioni delle turbolenze bancarie. Malgrado il potenziale rallentamento del mercato, a nostro avviso i livelli di valutazione più normali favoriranno i titoli growth che offrono una crescita degli utili visibile e duratura nel contesto di conclusione della politica restrittiva della Fed. Le stime di consenso segnalano anch’esse un forte rimbalzo degli utili societari dei titoli growth rispetto ai value, che tendono a essere più vulnerabili alle pressioni cicliche ribassiste di un rallentamento economico.
I settori che presentano una crescita degli utili forte e duratura e cicli di nuovi prodotti robusti sono destinati a prosperare nel contesto volatile odierno. Le quattro aree di crescita secolare in cui riscontriamo opportunità notevoli comprendono: