20 FEB, 2023
Di Teresa M. Blesa di RankiaPro
Negli ultimi mesi, l’intelligenza artificiale ChatGPT ha fatto il giro del mondo: questo chatbot è in grado di rispondere a milioni di richieste, dal consigliare ricette di torte di mele alla generazione di codice html. Ma questo chatbot è affidabile quando si tratta di finanza e investimenti? Per scoprirlo, abbiamo intervistato la chat e poi abbiamo chiesto al consulente finanziario Vitaliano Paridi di valutare le sue risposte. Continua a leggere per scoprire i risultati di questo esperimento.
Per la prima parte di questo articolo abbiamo intervistato ChatGPT.
Gli abbiamo fatto una serie di brevi domande riguardo a quali sono i fattori che, secondo lui, un investitore dovrebbe valutare di più prima di prendere una decisione di investimento. E poi, abbiamo chiesto a V.Paridi cosa ne pensa delle sue risposte. Ecco il risultato:
Buongiorno! Come posso aiutarla oggi?
Certo, sarò felice di rispondere alle tue domande! Sono anche curioso di sapere cosa penserà Vitaliano Paridi delle mie risposte. Fire away!
Ci sono diversi fattori da considerare quando si valutano i fondi di investimento, ma alcuni dei ratio più importanti sono:
Questi sono solo alcuni dei fattori che potrebbero essere considerati nella valutazione di un fondo di investimento, e l’importanza di ognuno può variare a seconda della situazione personale dell’investitore e degli obiettivi di investimento. È sempre importante fare una valutazione completa e consultare un professionista prima di prendere una decisione di investimento.
Tali indicatori si basano apparentemente su un approccio di base quantitativo. Se la domanda fosse da intendersi come legata ad esclusivi ratio numerici, e non alle ratio alla base della selezione, questa sarebbe la risposta:
Partendo da tale approccio sarebbe utile integrare un’analisi qualitativa sui risultati ottenuti andando a monitorare ad esempio la bontà e storicità del team di gestione, la struttura organizzativa, il processo di investimento, l’analisi di risk management ed eventuali rischi non espressi.
Se dovessi scegliere solo tre dei cinque fattori che ho menzionato, sceglierei:
Questi tre fattori sono fondamentali per valutare un fondo di investimento e aiutare a prendere una decisione informata. Tuttavia, è importante considerare anche altri fattori come gli obiettivi di investimento, la situazione finanziaria personale e la tolleranza al rischio dell’investitore prima di prendere una decisione di investimento.
Considerare in primis il rapporto di spesa preclude la possibilità di remunerare maggiormente una casa di gestione che sia in grado di generare un miglior alpha di portafoglio. Spesso un gestore attivo in grado di generare extra performance attua dei presidi di miglior qualità e ci espone ad un rischio sottostante presidiato con miglior cura.
La diversificazione è sicuramente un punto importante su cui focalizzarsi. Se si parla ad esempio di un fondo multi-asset è di fondamentale importanza ma se si parla di un fondo azionario settoriale tale metrica potrebbe risultare fuorviante.
Il rendimento storico va analizzato in valore assoluto ma anche relativamente alle diverse fasi di mercato e del ciclo economico. Bisogna sempre verificare che tale rendimento sia legato ad un rischio coerente sul sottostante. Tale rendimento va poi confrontato sia con l’andamento del sottostante sia con l’andamento dei fondi comparabili.
Sì, l’alfa può essere considerato un fattore importante nella valutazione dei fondi di investimento. L’alfa è una misura del rendimento del fondo rispetto all’indice di mercato scelto come benchmark. Un alfa positivo indica che il fondo ha generato un rendimento superiore all’indice di mercato, mentre un alfa negativo indica un rendimento inferiore.
Tuttavia, l’alfa non dovrebbe essere l’unico fattore considerato nella valutazione dei fondi di investimento. Altri fattori come il rapporto di spesa, la diversificazione, il rendimento passato e la volatilità sono anche importanti. Inoltre, è importante notare che un alfa elevato non garantisce necessariamente un rendimento elevato o una maggiore sicurezza degli investimenti.
In generale, l’alfa può essere un fattore utile nella valutazione dei fondi di investimento, ma è importante considerare anche altri fattori importanti prima di prendere una decisione di investimento.
Questa risposta risulta essere la più coerente sia in valore assoluto sia rispetto alle risposte precedenti.
Il rapporto di spesa, la diversificazione e il rendimento passato sono generalmente considerati fattori importanti nella valutazione dei fondi di investimento. Tuttavia, l’importanza relativa di questi fattori può cambiare a seconda del profilo dell’investitore.
Ad esempio, per un investitore con una tolleranza al rischio bassa e un orizzonte di investimento a lungo termine, la diversificazione potrebbe essere il fattore più importante da considerare nella scelta di un fondo di investimento. Per un investitore con un orizzonte di investimento più breve e una tolleranza al rischio più elevata, il rendimento passato potrebbe essere un fattore più importante.
In generale, è importante che gli investitori considerino attentamente i propri obiettivi di investimento, la situazione finanziaria personale e la tolleranza al rischio prima di prendere una decisione di investimento. Questi fattori possono influire sull’importanza relativa dei fattori come il rapporto di spesa, la diversificazione e il rendimento passato nella scelta di un fondo di investimento.
Concordo pienamente nell’andare a ponderare i fattori di selezione ad hoc. Tale ponderazione deve però essere fatta sia in base al profilo dell’investitore sia in base all’asset class di riferimento. Tali fattori (pochi o tanti che siano) vanno comunque sempre presi in considerazione: attribuire agli stessi un peso diverso all’interno del primo step di analisi, ovvero quello quantitativo, ci aiuta ad offrire un presidio di miglior qualità.
È stato un piacere. Spero di essere stato utile e di aver fornito informazioni utili. Grazie per avermi coinvolto.
La fund selection è in primis un processo quali-quantitativo.
Si parte dall’analisi delle performance passate analizzando lo strumento finanziario in momenti specifici di mercato per capirne l’andamento nelle varie fasi storiche. Rendimento storico, capacità di generare extra-rendimento rispetto al mercato e ai peers di riferimento, volatilità e rapporto rischio-rendimento sono la base da cui partire.
Eventuali buone performance rendono, poi, lo strumento un ottimo candidato per procedere con l’analisi qualitativa. Quest’ultima viene molto spesso testata attraverso due diligence effettuate ad hoc che: oltre allo studio delle caratteristiche del fondo e al track record del team di gestione, si effettuano determinati look through per comprendere la composizione settoriale, geografica e ora anche ESG.
Inoltre, un’analisi più strutturata prevede un monitoraggio periodico effettuato attraverso l’incontro con i gestori delle case di investimento in modo tale da ottenere una costante overview e monitoraggio delle proprie posizioni, nonché della liqudità dei titoli presenti nel fondo.
Infine, la selezione dello strumento più opportuno viene effettuata in maniera specifica per singola asset class andando a prediligere alcuni ratio rispetto ad altri in base alla storicità del prodotto, all’area geografica di analisi e alla rischiosità del sottostante.