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Claudia Collu, di ANIMA SGR, è la nostra Fund Manager del Mese
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Claudia Collu, di ANIMA SGR, è la nostra Fund Manager del Mese

“La nostra attenzione è stata rivolta all’identificazione di aziende che offrono una buona visibilità sulle prospettive di crescita degli utili, basso indebitamento e che grazie all’alta generazione di cassa possono reinvestire nel proprio business, fare acquisizioni o remunerare gli azionisti.”
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3 GEN, 2024

Di Teresa M. Blesa di RankiaPro

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Claudia Collu, Fund Manager presso Anima SGR

Dopo aver frequentato la Facoltà di Scienze Economiche e Bancarie presso l'Università degli Studi di Siena, Claudia Collu ha studiato il Master in Finanza Internazionale presso l'Università di Pavi. Nel 2001 ha iniziato la sua carriera in Monte Paschi Asset Management, poi integrata in ANIMA, focalizzandosi nello sviluppo di portafogli modello dedicati a fondi flessibili ed emergenti. Nel corso degli anni, ha progressivamente specializzato le sue competenze nella gestione di fondi azionari, conquistando infine la prestigiosa posizione di Responsabile Azionario Globale presso ANIMA Sgr.

Quando e perché ha iniziato la tua carriera nel settore finanziario?

L’interesse per la finanza è maturato dopo aver seguito il corso del professore di Tecnica di borsa, Franco Caparrelli, presso la Facoltà di Scienze Economiche e bancarie dell’Università degli Studi di Siena. Dopo essere stato il mio relatore di Laurea mi ha indirizzato nella scelta del Master in Finanza Internazionale, conseguito presso l’Università di Pavia.  Nel 2001 sono entrata in Monte Paschi Asset Management – poi confluita in ANIMA – dove mi sono occupata di portafogli modello per fondi flessibili ed emergenti. Quindi, negli anni mi sono specializzata nella gestione di fondi azionari, arrivando a ricoprire la posizione di Responsabile Azionario Globale di ANIMA Sgr.

Come si svolge un giorno quotidiano di lavoro per te? Come organizzi il tuo tempo?

Il ruolo – e quindi anche la routine della giornata di lavoro – di un gestore è molto cambiato da quando ho iniziato a lavorare. Nel tempo, il focus si è spostato da un lavoro concentrato quasi esclusivamente sui mercati a un’attività molto più articolata, che richiede molto tempo per le varie iniziative di promozione dei fondi, gli eventi, le relazioni con stakeholder, gli impegni con la stampa… Inoltre, negli anni si sono moltiplicati gli impegni connessi con la dimensione sostenibile degli investimenti: una dimensione da cui, oggi, non si può prescindere. 

Come gestore del fondo Anima Megatrend People, quali mega tendenze demografiche pensi siano le più interessanti per gli investitori?

Quello della demografia è uno dei megatrend più impegnativi da affrontare e al tempo stesso più affascinanti: la principale tendenza che caratterizzerà i prossimi decenni è, a nostro avviso, l’invecchiamento della popolazione. Ad essa sono connessi una serie di fenomeni di portata molto ampia: si pensi all’aumento della spesa sanitaria, ma anche alle attività connesse al tempo libero di una popolazione sempre più anziana ma ancora attiva. Le implicazioni per diversi comparti– dall’alimentare all’abbigliamento, dall’immobiliare alla mobilità, al tempo libero, al turismo, fino alla tecnologia – sono enormi.

Fra i settori più in crescita, inoltre, citerei quello bancario-assicurativo e della gestione del risparmio.

E come gestore del fondo Anima Net Zero Azionario Internazionale, quali opportunità pensi che offre la lotta al riscaldamento globale agli investitori?

Le società che azzerano progressivamente le emissioni nette sono meno esposte a problemi reputazionali e normativi, oltre ad essere più tutelate sul fronte dei rischi fisici direttamente legati agli effetti del riscaldamento globale. Un fondo “Net Zero”, inoltre, offre esposizione a settori ad alta crescita e innovativi, come le energie green, supportati da piani di sostegno senza precedenti, come lo European Green Deal, e favoriti da politiche fiscali accomodanti, come l’Inflation Reduction Act negli USA o il RePower in Area Euro. Infine – last but not least – questo genere di strategie soddisfa la domanda, da parte degli investitori, di soluzioni coerenti con i valori di tutela del pianeta e degli habitat naturali: una tendenza in crescita, che ci aspettiamo prosegua anche nel prossimo futuro.

Quali principi chiave guidano il tuo processo di investimento?

La strategia di investimento è caratterizzata da una allocazione dinamica e dalla gestione attiva che tiene conto dei trend strutturali di lungo periodo quali la digitalizzazione, deglobalizzazione, cambiamenti demografici ma che contestualmente si adatta ai rapidi cambiamenti delle condizioni economiche, normative e di mercato. Il nostro obiettivo è quello di costruire portafogli sufficientemente diversificati che siano in grado di far fronte alle fasi di elevata incertezza e volatilità, limitando il rischio complessivo. 

Come stai adattando i tuoi portafogli all'attuale situazione dei mercati?

In un anno caratterizzato da un contesto di tassi e inflazione elevati, con prospettive di crescita incerte, abbiamo mantenuto un’allocazione bilanciata con una diversificazione del portafoglio che ha privilegiato il fattore “qualità” in maniera trasversale ai settori. La nostra attenzione è stata rivolta all’identificazione di aziende che offrono una buona visibilità sulle prospettive di crescita degli utili, basso indebitamento e che grazie all’alta generazione di cassa possono reinvestire nel proprio business, fare acquisizioni o remunerare gli azionisti.

Quale tipo di società è più interessante per te quando cerchi di costruire un portafoglio?

Tendenzialmente, all’interno delle varie strategie, selezioniamo aziende che abbiano un’esposizione rilevante a temi di crescita strutturali con un profilo di rischio/rendimento attraente: le società selezionate devono soddisfare, al contempo, i criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale previsti dalle Nazioni Unite.

Qual è la sfida più grande che hai dovuto affrontare come Fund Manager?

Le sfide non sono mai mancate: in seguito alle numerose acquisizioni effettuate nel corso degli anni, più volte mi sono trovata a cambiare ruoli e colleghi. Ho avuto l’opportunità di lavorare con professionisti che mi hanno insegnato molto, pur con stili di gestione quasi agli antipodi. Tuttavia, la sfida maggiore risale al marzo del 2020, quando all’inizio del lockdown in pieno Covid, mi è stata affidata la responsabilità di una serie di strategie di fondi globali e la gestione di un team di persone con esperienze differenti. Oggi posso dire che è stata una grande opportunità: il numero di prodotti e il team sono cresciuti e la nostra forza è proprio l’eterogeneità.

Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere una carriera nel settore dell'asset management?

Oltre alle competenze tecniche e un forte interesse per i mercati, servono flessibilità, creatività, buone capacità comunicative ma soprattutto tanta passione. È fondamentale saper lavorare in team ed essere in grado di lavorare sotto costante pressione. Per distinguersi, una certa dose di ambizione e una visione più ampia del lavoro, che consenta di cogliere i trend innovativi, possono fare la differenza. È un lavoro dove non si finisce mai di imparare e in cui si è sempre alla ricerca di nuove idee d'investimento.

Quando hai tempo libero, cosa ti piace fare?

Nella vita, come nel lavoro, sono una persona curiosa; pertanto, nel tempo libero mi piace viaggiare. Per scaricare la tensione faccio atletica e pilates.

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