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Federico Domenichini, di T. Rowe Price, è il nostro Sales Manager del Mese
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Federico Domenichini, di T. Rowe Price, è il nostro Sales Manager del Mese

Federico Domenichini si è laureato presso l’Università degli Studi di Siena in Economia e Finanza nel 2006. Lo stesso anno ha iniziato a lavorare come Portfolio Manager – Key Client Office presso Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking. Nel 2007 si è unito a Schroders come Sales & CRM, dove ha trascorso tre anni fino a […]
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5 APR, 2023

Di Teresa M. Blesa di RankiaPro

Convidivi

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Federico Domenichini si è laureato presso l’Università degli Studi di Siena in Economia e Finanza nel 2006. Lo stesso anno ha iniziato a lavorare come Portfolio Manager – Key Client Office presso Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking.

Nel 2007 si è unito a Schroders come Sales & CRM, dove ha trascorso tre anni fino a quando si è trasferito in Fidelity Worldwide Investments nel 2010, dove ha ricoperto il ruolo di Sales Manager. Nel 2014 è diventato Head of Direct Distribution Partners presso Allianz Global Investors e infine, nel 2017, è approdato presso T.Rowe Price, dove attualmente ricopre il ruolo di Head of Advisory.

E oggi, Federico Domenichini è il nostro Sales Manager del mese di aprile.

Quando e come è iniziata la tua carriera nel settore finanziario? Avevi altre vocazioni?

La mia carriera è iniziata in Banca Fideuram. Ho lavorato per un anno nell’ufficio che ai tempi si chiamava Key Client, a supporto dei maggiori clienti dei consulenti finanziari di Banca Fideuram.
Mi ritengo un privilegiato a lavorare in questo settore visto che è da sempre la mia passione. Sono sempre stato appassionato di temi economici e in particolare di mercati finanziari. Non è un caso che dedicai la tesi di laurea ad analizzare l’efficienza del Mercato Azionario Cinese. Era il 2005 e l’investimento nelle azioni A-shares era consentito in misura limitata solo agli investitori internazionali.

Come si svolge una normale giornata da Sales Manager?

Il mio lavoro è molto cambiato negli ultimi anni. Se ripenso a 15 anni fa, gran parte del tempo era dedicato alle chiamate per i clienti e alle presentazioni dei prodotti, oltre ovviamente ai relativi tempi per gli spostamenti.

Nel tempo certamente la parte di presenza sui clienti non è cambiata, ma la modalità con cui ci interfacciamo certamente sì: dedichiamo più tempo nel pensare ed elaborare temi e idee che creino valore aggiunto all’attività dei clienti. Se penso al nostro programma MasterMind, un percorso per capire quali siano i veri rischi nell’attività di un consulente finanziario, mi rendo conto quanto il nostro ruolo sia cambiato.

In generale, cerco sempre di riservarmi un po’ di tempo per poter capire come posso essere distintivo e come posso aiutare i consulenti nella loro attività quotidiana.

Qual è la parte più interessante del tuo ruolo? Cosa ti piace fare di più?

La parte più interessante è certamente interfacciarsi con clienti, esigenze e modi di lavorare diversi.

Inoltre, adoro lavorare con il team per creare percorsi formativi per i clienti, immaginando come possiamo generare valore aggiunto per i consulenti e per i loro clienti.

Negli ultimi tre anni sono diventato un grande fan degli incontri virtuali. Da marzo 2020 ormai siamo “live” ogni venerdì per 30 minuti, e non ci siamo più fermati nemmeno dopo i lockdown: oggi riusciamo a comunicare virtualmente ad oltre 600 consulenti finanziari a settimana!

A cosa sono più interessati i tuoi clienti in questo momento?

Grazie anche al nostro incontro virtuale del venerdì abbiamo feedback settimanali con centinaia di clienti, e posso affermare che produrre materiale e spunti pratici per i consulenti finanziari che possano essere utilizzati con i loro clienti è e sarà cruciale nei prossimi mesi. In pratica, tutta una serie di supporti che aiutino i consulenti a far capire ai loro clienti cosa è accaduto nel mercato obbligazionario, come reagire, cosa fare e come non perdere opportunità nel 2023.

Quali sono gli asset che secondo te registreranno le migliori performance nel corso del 2023?

Questa è per definizione una domanda da un milione di dollari! Certamente, visto il tracollo nel 2022, è molto probabile che vedremo gli asset obbligazionari governativi tenere molto bene. Siamo convinti che durante il 2023 dovremo comunque tenere in considerazioni 3 asset class più rischiose:

  • 1) Obbligazioni High Yield, per la loro capacità di generare rendimento
  • 2) Value: visto che l’inflazione, anche se in calo, non tornerà certamente ai livelli pre-pandemia
  • 3) Small Cap: visto che offrono valutazioni molto interessanti

Quali pensi che siano i fattori chiave per una distribuzione di successo dei fondi?

A mio avviso sono tre i fattori che portano al successo:

  • 1) Un’offerta di fondi distintiva
  • 2) Un team di sales manager in grado di generare valore aggiunto al di là della presentazione del prodotto. Avere o creare dei veri e propri percorsi “educational” può davvero fare la differenza
  • 3) Performance “almeno buone” a 3 e 5 anni (sembra ovvio, ma direi una bugia se non mettessi questo fattore)

Che consiglio dai a chi vuole intraprendere una carriera nel settore dell’asset management?

Prima di tutto, due qualità che possono far la differenza – non solo nell’asset management – sono entusiasmo e curiosità. In generale, immagino il sales manager del futuro come un professionista di grande cultura che possa essere un punto di riferimento per i propri clienti. Quindi il mio consiglio è leggere tanto!

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