Spazio pubblicitario
Marco Bernardeschi, di Banca Ifigest, è il nostro Advisor del Mese

Marco Bernardeschi, di Banca Ifigest, è il nostro Advisor del Mese

Marco Bernardeschi, nato e cresciuto con la passione per le pietre ed i metalli preziosi, ha iniziato sin da adolescente ad investire in questo campo viaggiando in tutto il Mondo alla ricerca di “tesori nascosti”. Dopo la laurea in Economia vince una borsa di studio del Banco Popolare per studiare Finanza per un anno, frequentando […]
Imagen del autor

28 GIU, 2023

Di Teresa M. Blesa di RankiaPro

Convidivi

envelopeenvelope
envelopeenvelope
envelopeenvelope

Marco Bernardeschi, nato e cresciuto con la passione per le pietre ed i metalli preziosi, ha iniziato sin da adolescente ad investire in questo campo viaggiando in tutto il Mondo alla ricerca di “tesori nascosti”.

Dopo la laurea in Economia vince una borsa di studio del Banco Popolare per studiare Finanza per un anno, frequentando il Master all’Università di Verona e lavorando successivamente in Direzione Commerciale. Fin dall’inizio della carriera, lavora nell’ambito del Private Banking e degli investimenti; dopo aver ottenuto la sua terza Borsa di Studio accademica, torna all’Università per un anno diplomandosi col massimo dei voti al Master in Finanza Quantitativa.

Intraprende la carriera di Gestore, divenendo successivamente Chief Investment Officer di una boutique finanziaria internazionale con sede a Londra; torna in Italia nel 2021 per unirsi a Banca Ifigest e raccogliere la sfida di lanciare il servizio di consulenza ed Advisory.

Pubblica broadcast settimanali di analisi grafica, podcast audio e newsletter di approfondimento macroeconomico seguite da più di 30.000 iscritti.

Oggi, Marco Bernardeschi è il nostro Advisor del Mese.

1. Quando e come ha iniziato la tua carriera nel settore finanziario? 

La mia carriera inizia 20 anni fa come analista large corporate, quindi lato studio di bilancio e crediti. Successivamente fui selezionato dall’allora Banco Popolare di Verona e Novara per frequentare un Master in Finanza presso l’Università di Verona e da lì mi sono dedicato al lato investimenti e all’asset allocation presso la funzione Sviluppo attiva sull’intero territorio nazionale.

2. Come si svolge un giorno quotidiano di lavoro per te? Come organizzi il tuo tempo? 

La mia giornata inizia con un’analisi e studio delle numerose ricerche e papers a mia disposizione per approfondire le tematiche macroeconomiche e tecniche al fine di inquadrare il contesto attuale e sviluppare nuove idee di investimento; prosegue con il controllo dei nostri modelli quantitativi per verificare l’andamento degli investimenti ed effettuare degli aggiornamenti laddove necessario; una parte della giornata è dedicata allo studio di fondi/etf per analizzarne l’efficienza e efficacia per la selezione delle le nostre liste e per i portafogli modello, ivi comprese numerose call ed incontri con i gestori per comprendere più a fondo le modalità e tecniche di investimento con particolare attenzione agli strumenti alternativi e total return che hanno modalità di investimento peculiari. Infine una parte della giornata è dedicata alla creazione di podcast/video e materiale di approfondimento per la nostra rete.

3. Che tipo di allocazioni di portafoglio sono più interessanti nella situazione attuale di mercato? 

Quest’anno sono ritornati di attualità i portafogli statici e diversificati sulle varie asset class ed il classico bilanciato 60/40 dopo l’annus horribilis 2022 anche grazie a valutazioni migliori sul fronte azionario e ad un carry interessante sul lato obbligazionario.

La seconda parte dell’anno sarà più delicata e saranno opportune strategie più tattiche per sfruttare eventuali ritracciamenti di una certa consistenza sui mercati divenuti sempre più probabili visto la cavalcata al rialzo di questa prima parte di anno e considerato un certo compiacimento ed assenza di coperture da parte degli operatori professionali.

In questo scenario è opportuno destinare una parte del portafoglio a strumenti alternativi che seguano modalità d’investimento non legate ad un benchmark e che siano efficienti in termini di diversificazione in modo da massimizzare il rischio/rendimento, strumenti che sono stati essenziali per navigare il 2022 al meglio; oggi non si può trascurare in chiave tattica l’alternativa cash che in alcune circostanze e mercati arriva a remunerare un 5% annualizzato.

4. Quali settori ritieni particolarmente interessanti in questo momento? 

Dopo la cavalcata impetuosa del Tech dovuta all’esplosione dell’interesse sull’intelligenza artificiale ritengo che si possa assistere ad una ripresa, seppure parziale, della rotazione settoriale che abbiamo vissuto per gran parte del 2022 dove i temi value e quality hanno permesso di salvare l’anno.

Una grande attenzione è da porre su strategie ed analisi quantitative e statistiche per evitare di incorrere in eccessivi drawdown di mercato e sfruttare i segnali che questi strumenti ci possono fornire. Il parcheggio di liquidità con alta remunerazione è un’alternativa finalmente oggi presente e questo permetterà in chiave tattica di alleggerire i portafogli dal rischio senza rinunciare al rendimento.

5. Qual è la sfida più grande a cui ti sei confrontato come Head of Investment Advisory presso Banca Ifigest? 

La più grande sfida che ho affrontato è stata quella di costruire da 0 il servizio di consulenza e di analisi sugli strumenti finanziari, andando a creare un’impalcatura di valutazione quantitativa e oggettiva degli strumenti quanto più scevra da valutazioni soggettive. Devo dire che ho trovato un’ambiente ottimale per sviluppare nuove idee e modalità di gestione dei portafogli ed i risultati come conseguenza non sono mancati, con i nostri portafogli modello in fondi e le gestioni quantitative in ETF che hanno chiuso un 2022 in positivo e che stanno affrontando al meglio anche il 2023.

6. Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere una carriera nel settore finanziario? 

Oggi il principale consiglio che mi sento di dare a chi vuole intraprendere la carriera di gestore è quello di approfondire ed arrivare a padroneggiare gli strumenti quantitativi e i linguaggi di programmazione, sempre più essenziali quando si va a ricoprire ruoli di portfolio manager nelle realtà principali di asset management e negli Hedge Funds.

7. Quando hai tempo libero, cosa ti piace fare? 

Nel mio tempo libero amo meditare e leggere libri relativi all’argomento; ritengo che la consapevolezza di sé, l’equilibrio e la presa di coscienza di quali siano i valori che più contano siano un tassello essenziale, se non l’aspetto più importante, per una vita in pace e che sia diretta all’accettazione di sé e degli altri, alla gratitudine e alla contribuzione sociale.

Spazio pubblicitario
Spazio pubblicitario
Spazio pubblicitario