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Matteo Calgaro, di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, è il nostro Advisor del Mese
Banca privata

Matteo Calgaro, di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, è il nostro Advisor del Mese

Matteo Calgaro opera come Private Banker per Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking. Dopo una laurea magistrale in Economia Aziendale conseguita a pieni voti presso l’Università degli Studi di Verona, ha iniziato la sua carriera come assistente ed analista presso una società di consulenza finanziaria. Successivamente, dopo un’esperienza bancaria come gestore retail, nel 2021 ha […]
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16 FEB, 2023

Di Teresa M. Blesa di RankiaPro

Convidivi

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Matteo Calgaro, private banker di Fideuram Intesa San Paolo

Matteo Calgaro opera come Private Banker per Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking. Dopo una laurea magistrale in Economia Aziendale conseguita a pieni voti presso l’Università degli Studi di Verona, ha iniziato la sua carriera come assistente ed analista presso una società di consulenza finanziaria.

Successivamente, dopo un’esperienza bancaria come gestore retail, nel 2021 ha deciso di dedicare le sue energie e le sue competenze alle persone per essere per loro una guida nelle scelte di risparmio ed investimento.

Iscritto all’Albo Unico dei Consulenti Finanziari dal 2019, il suo sogno è gestire un fondo d’investimento e celebrare così il matrimonio tra finanza ed economia reale.

Quando e come ha iniziato la tua carriera nel settore finanziario?

Mi piace pensare che la mia carriera nel settore finanziario sia iniziata molto tempo fa, quando ancora ero un bambino. La mia curiosità verso questo mondo – tanto affascinante quanto incomprensibile – si spingeva a tal punto da volerne sapere di più: “Papà, cos’è un’azione?”

La risposta mi è stata chiara qualche tempo più tardi, durante i miei studi in Economia Aziendale quando l’interesse per la finanza è diventato una vera e propria passione. 

Se dovessi individuare un momento preciso a partire dal quale tutto è iniziato, sceglierei il momento in cui ho capito come stimare il valore di un’azienda e dunque anche quello di un’azione quotata: da qual momento in poi è come se si fosse schiuso un vaso di pandora fatto di curiosità e voglia di imparare.

Con la prima opportunità professionale nell’ambito di una società di consulenza finanziaria è iniziato un percorso che oggi mi ha portato a ricoprire le vesti di consulente per assistere le persone nelle loro scelte di risparmio ed investimento.

Come si svolge un giorno quotidiano di lavoro per te? Come organizzi il tuo tempo?

La primissima parte della giornata, iPad sul tavolo della cucina e tazza di caffè caldo tra le mani, è immancabilmente dedicata alla lettura delle notizie di giornata e agli approfondimenti. Non manca un’occhiata alle chiusure di Wall Street della sera precedente e alle preaperture di giornata per assaporare cosa potrebbe riservare la giornata di mercato.


Arrivato in ufficio, è l’agenda a dettare i ritmi della giornata: pensare ad una giornata tipo è oggettivamente difficile. Facendo riferimento a situazioni ricorrenti, normalmente il mattino è dedicato a gestire le comunicazioni con la struttura, al confronto con il mio team di lavoro e, soprattutto, a studiare soluzioni personalizzate per la clientela.

Il pomeriggio, invece, è dedicato quasi esclusivamente ai clienti con incontri di persona e conversazioni telefoniche.

In ogni caso, per l’organizzazione della giornata ho nella tecnologia il mio partner migliore: senza i miei piccoli ma essenziali strumenti digitali per programmare appuntamenti ed impegni sarei semplicemente perso.

Qual è, secondo te, la parte più importante della gestione patrimoniale e del wealth management?

L’aspetto più importante di chi, come me, svolge la professione del consulente patrimoniale è la bravura nel saper cogliere, interpretare e soddisfare i bisogni delle persone.  

Se dovessimo esprimere una definizione, il consulente dovrebbe essere un facilitatore: una figura di riferimento in grado di gestire la complessità del mondo degli investimenti e di tradurla in soluzioni semplici e comprensibili. Credo debba essere questo il significato più profondo ed importante in un servizio di gestione patrimoniale. 

Cosa cercano i tuoi clienti in questo momento? Cosa consiglieresti loro data l’attuale situazione dei mercati?

Cercano una guida, un riferimento. Cercano un partner che con trasparenza e competenza li orienti nelle decisioni di risparmio ed investimento. 

Fortunatamente, vedo nelle persone che incontro sempre meno attenzione ossessiva al rendimento e sempre più consapevolezza che l’investimento è un processo lento che richiede pazienza e nervi saldi. Questo è un ottimo segnale di maturità, indice che il risparmiatore sta acquisendo un progressiva dimestichezza emotiva.

Nell’attuale contesto di mercato – che segue un annus horribilis per i portafogli – vedo molto valore nel comparto obbligazionario, soprattutto nelle scadenze brevi e nel corporate europeo.

A prescindere dagli obbiettivi e dalla specificità delle situazioni, attualmente ritengo che le obbligazioni siano l’asset class con il miglior profilo rischio-rendimento. Inoltre, prospetticamente, potrebbero trarre grandi benefici dalla fine del ciclo di rialzo dei tassi da parte delle banche centrali e da un contenimento dell’inflazione.

Quali settori ritieni particolarmente interessanti in questo momento?

Fondamentalmente i settori più attraenti sono quelli che riescono ad innovare con costanza e sistematicità, creando e distribuendo valore. 

Personalmente seguo con molta attenzione l’evoluzione nel settore dei digital-assets e della finanza decentralizzata perché sono convinto che molte innovazioni di questo campo saranno destinate ad essere integrate nel sistema bancario e finanziario del futuro prossimo. 

Le applicazioni di AI andranno seguite con attenzione perché cambieranno molti aspetti della nostra quotidianità e la sanità privata sarà destinata ad assumere un peso crescente nelle economie sviluppate a causa di inefficienze pubbliche ed invecchiamento della popolazione.

Seguo con attenzione anche le società coinvolte nella cosiddetta space economy, perché le tecnologie satellitari e di esplorazione spaziale saranno il viatico strategico per la supremazia economica e militare.

Hai notato un cambiamento nel profilo dei tuoi clienti negli ultimi anni? Come descriveresti il tuo cliente medio?

Negli ultimi anni da parte dei clienti è emersa chiaramente l’esigenza di avere maggiore trasparenza, specialmente per quanto riguarda costi e modalità di gestione del rapporto di consulenza. Ritengo che questo sia dovuto non solo agli interventi normativi che tutti conosciamo, volti ad una maggiore protezione nei confronti del risparmiatore, ma anche a quello che definirei un processo di democraticizzazione dell’investimento fatto di prodotti a gestione passiva facilmente accessibili e molto efficienti.

E’ per questo che oggi i clienti si aspettano dal proprio consulente un valore aggiunto tangibile, un professionista che non si limiti alla soluzione-prodotto ma che risponda alle loro esigenze, che non sono più solo strettamente finanziarie.

Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere una carriera nel settore finanziario?

E’ sempre difficile dare dei consigli che possano essere validi in senso assoluto, ma ci provo.

A chi volesse lavorare nella finanza suggerirei di studiare questo mondo da diversi punti di vista.

Oltre ad avere una valigetta di solide competenze, trovo fondamentale fare esperienze eterogenee ed approcciare la materia sempre con una visione di insieme che vada oltre le tecnicalities di un ruolo o di una funzione.

Con alta complessità e cambiamenti di scenario continui, infatti, solo un pensiero aperto e pronto a mettersi sempre in discussione può portare lontano.

Quando hai tempo libero, cosa ti piace fare?

Amo tutto ciò che ha quattro ruote ed un motore (preferibilmente V12, anche se oggi pare che non vada molto di moda). Pertanto, potreste trovarmi per gran parte del mio tempo libero alle prese con il Motorsport. 

Nel restante “tempo libero del tempo libero”, potreste trovarmi in palestra oppure a leggere articoli di geopolitica, tecnologia e… finanza, tutti rigorosamente in lingua inglese.

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