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Sergio Davì, di Finint Private Bank, è il nostro Advisor del Mese
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Sergio Davì, di Finint Private Bank, è il nostro Advisor del Mese

“Il nostro compito è far capire che ogni crisi porta una serie di opportunità che soprattutto per chi non ama rischiare, sono veramente tante. Il consiglio, però, è di costruire investimenti di ampio respiro, non limitandosi al “mordi e fuggi” dei Time Deposit.”
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20 MAR, 2024

Di Teresa M. Blesa di RankiaPro

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Sergio Davì

Nato a Palermo 62 anni fa, vivo a Padova dal 1976.

Dopo il diploma di Maturità Classica e due anni presso la facoltà di Medicina, ha prevalso la voglia di indipendenza economica e di confrontarmi con il mondo del lavoro.

Sono entrato in Banca per alcune fortunate coincidenze nel 1983 con l’apertura di una filiale a Padova del Banco di Sicilia, istituto per il quale ho lavorato fino al 1997.

In quell’anno, la proposta di una neonata rete di Promotori Finanziari, con un progetto di architettura aperta e votata alla Consulenza, mi ha convinto a lasciare la tranquillità del posto fisso per iniziare la carriera di libero professionista. Da allora non ho più cambiato casacca, ma la banca ha cambiato più volte nome e soci di maggioranza, per arrivare a partecipare ad un’operazione di Management Buy Out che ha fatto nascere Banca Consulia, oggi diventata Finint Private Bank, Banca Private del gruppo Banca Finint.

Qui, dal 2015 svolgo anche il ruolo di Area Manager, coordinando uno splendido gruppo che attraversa il Veneto, la Lombardia e il Trentino.

Nel tempo libero amo viaggiare e mi dedico al Volontariato con i Lions Club International.

Quando e perché hai iniziato la tua carriera nel settore finanziario?

La mia carriera nel settore finanziario nasce per caso. Avevo letto sul giornale che a Padova avrebbe aperto una filiale del banco di Sicilia, regione nella quale sono nato. Ai tempi studiavo Medicina ma questa mi è sembrata una interessantissima opportunità per entrare da subito nel mondo del lavoro. Ho fatto domanda di assunzione anche se in realtà pensavo di avere poche possibilità di successo. E, invece, è arrivata la chiamata per la selezione e ho passato i miei primi 15 anni di lavoro proprio presso questo istituto a cui sarò sempre grato per la formazione che mi ha trasmesso.

Come si svolge un giorno quotidiano di lavoro per te? Come organizzi il tuo tempo?

Svolgendo il doppio ruolo di Financial advisor e manager la mia giornata è un accavallarsi di impegni di diversi tipi. Seguire il patrimonio della mia clientela è ovviamente l'attività a cui non rinuncio mai. Parallelamente, è impegnativa l’attività di affiancamento dei colleghi dell’Area che coordino e, infine, almeno due giorni la settimana sono dedicati alla selezione di nuovi professionisti, anche qui per tutta l'area che gestisco. La mia agenda è organizzata per colori, a seconda di quale ruolo io rivesta in quel momento. 

Qual è, secondo te, la parte più importante della gestione patrimoniale e del wealth management?

Sicuramente la relazione stretta con il cliente e la sua profonda conoscenza è la cosa più importante. Il Poter lavorare partendo dalle esigenze del cliente e non dai prodotti, è quello che rende realmente Consulenziale l’attività professionale che svolgiamo. E, al di là di ogni “buona intenzione” personale, quello che mi aiuta a raggiungere questo risultato è lavorare in Consulenza Fee Only, a parcella, slegando completamente il mio guadagno e quello della Banca dai prodotti inseriti in portafoglio. Oltre a questo,, un’architettura aperta completa il quadro di un’attività professionale dedicata veramente alla Consulenza, nell’interesse del cliente.

Cosa cercano clienti in questo momento? Cosa consiglieresti loro data l'attuale situazione dei mercati?

La crisi finanziaria del 2022, inaspettata per la sua profondità soprattutto nel comparto “difensivo” obbligazionario, ha molto colpito soprattutto i clienti con propensione al rischio medio/bassa. Da allora il cliente cerca sempre più una guida sicura che vada oltre rispetto alla narrazione delle solite dinamiche. Il nostro compito è far capire che ogni crisi porta una serie di opportunità che soprattutto per chi non ama rischiare, sono veramente tante. Il consiglio, però, è di costruire investimenti di ampio respiro, non limitandosi al “mordi e fuggi” dei Time Deposit. E oggi le occasioni per farlo ci sono, sempre con la regola primaria del buon padre di famiglia:  DIVERSIFICARE gli investimenti. 

Quali settori ritieni particolarmente interessanti in questo momento?

È sicuramente l’anno dell’obbligazionario, di qualità e diversificato (non limitandosi, ad esempio, alla sola Italia). Per chi ama una maggior volatilità, sono interessanti tutti quei settori che, penalizzati nel 2022 non hanno vissuto una ripresa nel 2023. E sono tanti.

Hai notato un cambiamento nel profilo dei tuoi clienti negli ultimi anni? Come descriveresti il tuo cliente medio?

Sicuramente i miei clienti sono diventati molto più consapevoli, grazie anche al lavoro fatto in questi anni in cui ho cercato  di trasmettere cultura finanziaria. La loro reazione alle varie crisi di questi ultimi periodi, sempre meno emotiva e più ragionata, mi ha permesso di svolgere il mio lavoro con maggior tranquillità ed efficienza. Il mio cliente, mediamente, va dal libero professionista all’imprenditore. Cerco di dare risposte a tutte le loro esigenze, comprese quelle dell’aziende che spesso gravanosulle spalle del mio cliente e mioccupo anche di finanza straordinaria, con l’ausilio degli specialisti del mio gruppo bancario.

C'è qualche tema su cui gli investitori dovrebbero concentrarsi nel lungo periodo?

Il lungo periodo è un concetto che i clienti fanno fatica ad affrontaree che noi stessi Consulenti, a volte, consideriamo meno per i motivi più disparati. Per ovviare a questa tendenza risulta corretto inserire nei portafogli, nelle giuste proporzioni, prodotti illiquidi che abbiano il tempo di dare i giusti risultati portando maggior stabilità ai portafogli come i Fondi Alternativi e gli Eltif. 

Cosa ti piace fare quando non lavori?

Ciò che amo di più fare, appena posso, è viaggiare, conoscere altri luoghi ed altre culture. Credo sia una delle cose che più arricchiscono una persona e, per fortuna, mia moglie condivide con me questa passione. Sempre con lei, poi, gran parte del tempo libero è dedicato al volontariato, con un forte impegno nel Lions International, che ci permette, con azioni concrete, di essere utili a chi è meno fortunato di noi

Per ultimo non tralascio la mia passione per il golf che ha sostituito negli ultimi periodi quello per la pallavolo in cui sono stato impegnato per oltre trent’anni.

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