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Sofia Righetti, di Generali Asset Management, è la nostra Fund Selector del Mese
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Sofia Righetti, di Generali Asset Management, è la nostra Fund Selector del Mese

“Sono molto analitica quindi mi piace studiare una strategia e approfondire quali sono stati i driver di performance, in quale contesto di mercato potrebbe sovraperformare o sottoperformare e se potrebbe apportare diversificazione rispetto all’allocazione già in essere”.
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14 FEB, 2024

Di Teresa M. Blesa di RankiaPro

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Sofia Righetti, Fund Selector presso Generali AM

Sofia Righetti è entrata a far parte del team di fund selection nel giugno 2021. Il team si occupa della selezione di Asset Managers interni ed esterni, per quanto riguarda sia strategie liquide che alternative liquide. In precedenza, sempre all’interno del Gruppo, Sofia ha ricoperto il ruolo di analista nel team Equity Mark-to-Market, delegato alla gestione di strategie azionarie quantitative e smart beta. Sofia ha una laurea specialistica con lode in Finanza Quantitativa all’École de Management di Grenoble e ha conseguito una laurea triennale in Finanza presso l’Università Bocconi.

Quando e come ha iniziato la tua carriera nel settore finanziario? 

Dopo alcune esperienze di stage, tra cui una in Azimut a Montecarlo e una in Fairmat, sono entrata a far parte del gruppo Generali nel 2019 in qualità di analista per il team Equity Mark-to-Market, delegato alla gestione di strategie azionarie quantitative. 

Quali parti del tuo lavoro ti piacciono di più?

Sono molto analitica quindi mi piace studiare una strategia e approfondire quali sono stati i driver di performance, in quale contesto di mercato potrebbe sovraperformare o sottoperformare e se potrebbe apportare diversificazione rispetto all’allocazione già in essere. 

Al contempo, mi piace confrontarmi con i colleghi perché penso che tramite lo scambio di idee si possa apportare maggiore valore aggiunto. Ho sempre avuto la fortuna di lavorare con professionisti esperti da cui continuo ad imparare molto e con i quali ho spesso un dialogo aperto e stimolante.  

Potresti parlarci del tuo processo di selezione di fondi? 

Il processo di selezione è basato su un’analisi quantitativa e qualitativa. L’universo investibile di una determinata asset class viene filtrato con svariati criteri minimi e successivamente in base a una dettagliata analisi quantitativa la lista si riduce ad una manciata di fondi. Tali fondi vengono quindi analizzati a livello qualitativo e solitamente la lista viene ridotta a due candidati. A questo punto viene effettuata una due diligence approfondita che risulterà nella selezione di un fondo.  

Quante sono le persone nel tuo team e come è organizzato? 

Faccio parte di un team internazionale di dodici professionisti guidato da Amparo Sampedro. I miei colleghi sono basati a Parigi, Colonia e Milano. Il team si occupa della gestione di fondi di fondi e della selezione di fondi per Generali Asset Management. 

Come organizzi tutta l’informazione con cui lavori?

L’informazione è chiave in quanto serve non solo durante il processo di due diligence ma anche per monitorare e potenzialmente anticipare future necessità o problematiche. Tutte le informazioni vengono categorizzate e salvate in cartelle condivise alle quali hanno accesso non solo il team di fund selection ma anche tutti i team che hanno la necessità di ottenere tali documenti, come ad esempio il team di risk management. 

Riguardo all’analisi qualitativa, quale tipo di informazione trovi più importante? 

Credo che l’analisi del processo d’investimento sia chiave. E’ importante non solo capire se tale processo genera e potrà generare ritorni replicabili nel tempo, ma anche in quale contesto di mercato ci si può aspettare che la strategia performi. Inoltre, durante l’analisi è utile approfondire se il processo di investimento sia abbastanza flessibile da permettere ai gestori di cogliere le opportunità di mercato ma anche abbastanza rigida da assicurare che i ritorni derivino da una strategia coerente. 

Qual è la sfida più grande che hai dovuto affrontare come fund selector? 

Credo che negli ultimi anni la sfida più grande sia stata adattarsi ad un contesto di mercato in rapida evoluzione. I cicli economici durano di meno e quindi è importante saper prendere decisioni d’investimento mirate e rapide. 

Cosa ti piace fare quando non lavori?

Durante il tempo libero mi piace praticare sport, in particolare equitazione e sci, e dedicarmi alla lettura

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