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Marco Avanzaro-Barbieri, di Neuberger Berman, è il nostro Sales Manager del Mese
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Marco Avanzaro-Barbieri, di Neuberger Berman, è il nostro Sales Manager del Mese

“Credo che molti investitori abbiano stime troppo ottimistiche sulla rapidità del rientro dell’inflazione ai target desiderati delle banche centrali”.
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3 MAG, 2023

Di Teresa M. Blesa di RankiaPro

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Marco Avanzo-Barbieri, Managing Director, si è unito a Neuberger Berman nel 2011. Attualmente ricopre la posizione di Head of Client Group - Italia. Prima di entrare in Neuberger Berman, Marco ha lavorato presso Western Asset Management (WAMCO) per quasi cinque anni come Sales e Client Service Executive. In questo ruolo, ha sviluppato importanti relazioni con i clienti nel Sud Europa. Prima di ciò ha ricoperto il ruolo di portfolio manager presso Sella Capital Management dal 2002 al 2006, dove aveva la responsabilità dei portafogli a reddito fisso e a ritorno totale. Prima di questo, Marco era analista di private equity presso CAPE Italy.

Marco ha conseguito una laurea magistrale (con distinzione) in International Financial Markets presso l'Università di Southampton, nonché una Laurea in Business Administration presso l'Università Luigi Bocconi di Milano. Con la sua vasta esperienza in vendite e servizio clienti, nonché il suo background nella gestione del portafoglio, Marco rappresenta una risorsa preziosa per le operazioni italiane di Neuberger Berman.

Oggi, Marco Avanzaro-Barbieri è il nostro Sales Manager del Mese.

Quando e perché ha iniziato la tua carriera nel settore finanziario?

Ho iniziato la mia carriera nel lontano 2000, come analista in un fondo di Private Equity italiano. Negli ultimi anni di università mi ero appassionato molto alle tematiche di valutazione di azienda ed il private equity mi è subito sembrato uno sbocco naturale. Tuttavia, dopo un anno a macinare modelli di excel e leggere memorandum, mi sono accorto che mi mancava molto il contatto con i mercati finanziari, e sono partito per il Regno Unito per conseuire un MSc in questo ambito per poi iniziare una carriera come gestore. E’ abbastanza ironico che oggi rappresento un’azienda che primeggia sia sui mercati quotati che su quelli privati. Probabilmente una buona sintesi del mio profilo professionale.

Come si svolge un giorno quotidiano di lavoro per te? Come organizzi il tuo tempo?

Nel nostro lavoro ogni giorno è diverso dagli altri. Se non sono in viaggio, cerco di arrivare in ufficio abbastanza presto. Lavorando per un’azienda di estrazione americana, l’organizzazione del tempo non è delle più semplici, perché occorre dividersi tra clienti, colleghi in Italia e in Europa e colleghi in America. Cerco di dedicare la mattina ai clienti ed il pomeriggio per relazionarmi con i colleghi in America, ma ovviamente l’organizzazione del lavoro è molto fluida.

Come possono gli investitori proteggersi dall'inflazione?

Credo che molti investitori abbiano stime troppo ottimistiche sulla rapidità del rientro dell’inflazione ai target desiderati delle banche centrali. Ci vorranno molti anni per tornare ai quei livelli, quindi in portafoglio serve un’esposizione più strutturale per proteggersi dall’inflazione. Sicuramente consigliamo esposizione ai c.d. real asset (ad esempio immobiliare quotato, private equity), ma in generale investendo in tutto quello che riflette nei rendimenti nominali i rialzi del tasso di inflazione. Anche certi segmenti dell’azionario sono buoni hedge, perché gli utili sono riportati in valori nominale, fintanto che i margini non vengono erosi dagli aumenti dei costi. A Neuberger consigliamo anche un’esposizione strutturale alle commodities, non opportunistica su una o due commodities, ma diversificata. Le materie prime non sono più come un taxi dal quale si sale e si scende, ma sono entrate in un nuovo megatrend.

Quanto è importante la liquidità nello scenario attuale?

La liquidità in questo scenario è sia un amico che un nemico. È un amico perché in una fase di incertezza sui tassi è forse uno strumento migliore per proteggere il portafoglio dagli shock di altri mercati, perché non ha duration. È un nemico perché i rendimenti reali in contanti sono oggi negativi. La sintesi è probabilmente quella di concentrarsi su quei prodotti che hanno un profilo non di pura liquidità, ma di breve durata, che possono aiutare a preservare il capitale su un orizzonte temporale breve, ma non brevissimo, e allo stesso tempo puntare a generare rendimenti nominali almeno in linea con l'inflazione. Penso ad esempio al nostro Neuberger Berman Ultra Short Term Euro Bond Fund.

Quali sono i fondi Neuberger Berman più adatti all'attuale contesto di mercato?

Consideriamo l'intero mondo obbligazionario molto interessante in questo momento, anche se predichiamo la flessibilità e la diversificazione. In questo ambito, abbiamo il Neuberger Berman Strategic Income Fund e il Neuberger Berman Global Flexible Credit Income Fund. Continuiamo a preferire la parte breve della curva high yield e il Neuberger Berman Short Duration High Yield SDG Engagement Fund è il nostro veicolo di punta, così come siamo passati a sovrappesare il debito emergente, sia in valuta forte che in valuta locale. I nostri due fondi in quest'area sono Neuberger Berman Emerging Market Debt Hard Currency Fund e Neuberger Berman Short Duration Emerging Market Debt Fund.

Per quanto riguarda le azioni, notiamo il desiderio di rientrare, ma anche molta cautela. Gli investitori non sono più disposti a tollerare l'elevata volatilità che il segmento growth ha mostrato nel 2022, ma forse temono che il treno del valore sia passato.  In questa classe di attivi, offriamo il nostro Neuberger Berman Global Equity Megatrends Fund che non ha un orientamento né growth né value. Si tratta di un portafoglio globale concentrato, dove il trend non è l'obiettivo dell'investimento, ma solo uno strumento per avere una forte convinzione in un titolo.

Secondo te, quali saranno i prossimi elementi dirompenti nel settore della gestione patrimoniale?

In anni di QE, forti correlazioni di movimenti, scarsa differenziazione tra titoli (gli indici erano trascinati da pochi titoli) e rendimenti bassi il focus è stato tutto sulla riduzione dei costi. I passivi e gli ETF sono stati i grandi vincitori. Credo che stiamo entrando in una nuova fase, non breve, dove si creeranno molte discrepanze di rendimenti e dove saranno remunerate soluzioni di apporto di liquidità in un contesto dove le banche centrali drenano risorse. Questo guiderà un maggiore interesse a soluzioni attive, perché differenze di vari punti percentuali tra gestioni patrimoniali diverse rendono il differenziale di costi di qualche decina di punti base irrilevante. 

C’è qualche tema su cui gli investitori dovrebbero concentrarsi nel lungo periodo?

Sicuramente il tema di un nuovo ecosistema economico finanziario, che chi ha iniziato a lavorare dopo il 2008 non ha mai conosciuto. La cosa più sbagliata è pensare al futuro guardando i rendimenti storici degli ultimi 5 ma anche 10 anni, perché sono ininfluenti sul futuro, soprattutto se sono stati guidati da puro beta di mercato.

Quando hai tempo libero, cosa ti piace fare?

La priorità va sicuramente alla mia famiglia con cui cerco di passare la maggior parte del mio tempo libero. Poi cerco di praticare attività sportiva e viaggiare.

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